La pubblicità sulle piattaforme è fastidiosa?

A volte è possibile decidere di non vederla, basta pagare, altre volte no. Ma perché?

Anche tu fai parte di coloro che si lamentano quando vedono la pubblicità sulle piattaforme e sui siti? Che si sente perseguitato da alcune aziende che ti seguono ovunque anche fuori da Facebook? Uno di quelli che preferisce i siti che non abbiano nessun richiamo pubblicitario e nessun banner per migliorare la propria esperienza?

Di certo non sei l’unico. A tutti piacerebbe usufruire di internet in questa maniera e probabilmente ci piacerebbe muoverci all’interno dei nostri spazi e della nostra vita senza che ogni singolo passo sia costellato di messaggi pubblicitari, vero?

Ma a volte la pubblicità è fondamentale e il perché è molto semplice.

Perché la pubblicità è importante

Nella nostra esperienza quotidiana tutti notiamo i successi e gli insuccessi delle imprese imprenditoriali altrui. Ammiriamo Jeff Bezos per aver creato un impero e poi pensiamo al barretto sotto casa che ha aperto in una pessima posizione.

Immagina proprio la tua città. Immagina un imprenditore che apre un negozio in una via secondaria, dove non c’è passaggio di persone, senza una insegna e una vetrina invitante e accanto a un competitor. Chi lo noterà mai? Questo è quello che succede se non si fa pubblicità: chiuderà nel giro di poco tempo.

Gli sforzi pubblicitari generano ricchezza per l’azienda che così può pagare i propri dipendenti e acquistare altri prodotti e così mettere in nell’economia del denaro che andrà poi a pagare altri stipendi e così via. L’economia è un circolo: se il soldi girano stiamo bene tutti.

Se vogliamo un’esperienza gratuita dobbiamo imparare a conviverci

Perché la pubblicità è importante nei portali gratuiti

Pensa poi a piattaforme o servizi gratuiti del web come un social media o un motore di ricerca. Anche a te, come tutti noi, piace usufruire di Facebook e Google senza dover pagare nulla. Eppure sono continuamente implementati per rendere le nostre esperienze di navigazione sempre migliori e per cui servono alti livelli di competenza da parte delle persone che ci lavorano.

Ti sei mai domandat* quanti dipendenti abbiano queste due aziende? Meta, l’azienda che gestisce Facebook, Instagram e Whatsapp, ha 58.604 dipendenti mentre Google 135.301.I dati si riferiscono al 2020 ma mi sembra evidente che tutte queste persone non lavorano per la gloria.

Quando immagino questa grande macchina penso non solo a giovani intraprendenti ma anche a madri e padri che devono mettere pasti in tavola ai figli e provvedere alle spese quotidiane. Insomma a persone come noi. Queste aziende monetizzano il loro lavoro attraverso l’advertising, cioè gli annunci sponsorizzati delle aziende che decidono di pagare per mostrare la loro pubblicità a un pubblico ben selezionato. E’ solo mostrandoci i loro annunci che riescono a mantenere i servizi gratuiti. Ecco perché dovremmo tollerare la pubblicità su siti e piattaforme.

Su altri canali possiamo usufruire di particolari abbonamenti che limitano la presenza di annunci sponsorizzati come ad esempio fa Youtube o Spotify. Ma sostanzialmente se vogliamo delle esperienze gratuite dobbiamo imparare a conviverci così come lo abbiamo fatto nel media classici come la tv, la radio o la cartellonistica.

Eleonora Scheggi

Da anni aiuto le piccole attività e i liberi professionisti a dare voce alla loro attività portandole per mano nel loro percorso. Ogni giorno studio per rimanere aggiornata sulle novità social del momento e offrire sempre il meglio ai miei clienti.

La mia storia con la comunicazione comincia nel 2013, quando fui contatta da un quotidiano della provincia di Grosseto per propormi una collaborazione come corrispondente. Cominciò una delle esperienze più importanti della mia vita che mi portò nel 2015 a conseguire il tesserino da giornalista pubblicista e ottenere l’iscrizione all’albo toscano. Capì che ogni messaggio ha valore se si trova nel giusto canale e con il linguaggio adatto.

Nel 2017 sono arrivate le prima richieste come libero professionista ed ho aperto un nuovo capitolo della mia storia scegliendo di investire in un territorio in cui credo fortemente: la Maremma.

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