La nuova aspirazione del web 2.0
Si fa un gran parlare di questi influencers. In passato da piccoli volevamo diventare calciatori o veline. Oggi i nostri figli vogliono diventare youtuber o instagrammer. Ma chi sono queste persone ed è davvero così facile guadagnare tanto facendo un solo post?
Chi è un influencer?
Il primo caso italiano è stato quello della biondissima Chiara Ferragni che con il suo blog “The Blonde Salad” è diventata famosissima. Da un investimento di poche centinaia di euro è arrivata fatturarne milioni.
Gli influncers sono persone che, parlando di ciò che conoscono bene o di cui sono molto appassionati, riescono letteralmente a influenzare gli acquisti dei loro followers.
Prima dell’avvento del web, gli influencers erano personaggi televisivi, artisti o giornalisti famosi a tal punto da parlare a moltissima gente e capaci dettare mode e stili di vita.
Nella vita quotidiana ognuno di noi è un influencer nel momento in cui consiglia ad amici e parenti un acquisto di un prodotto piuttosto che un altro.
Oggi è cambiato. Con i social trasformare la propria passione in un lavoro a tempo pieno è diventato possibile anche se non siamo attori, musicisti o scrittori. Questo perché, se utilizzati bene, i social network riescono a raggiungere moltissime persone.
Come si diventa influencer?
Però non è tutto oro ciò che luccica. Per intraprendere quella che ormai per molti è diventata una professione, sono necessarie alcune caratteristiche come:
- grandi doti comunicative;
- grande competenza, studio e aggiornamento continuo nel settore di cui stiamo parlando;
- molta costanza;
- tanto tempo a disposizione.
Non è possibile intraprendere questo percorso se non con tantissimo impegno che ripaga in un lasso di tempo più o meno lungo. Insomma non illudetevi che sia così semplice, occorre pazienza soprattutto se non siete ancora autorevoli sul web.
Perché gli influencers sono importanti nelle strategia di marketing
Riusciamo quindi a capire l’importanza che riveste per un’azienda, qualcuno che riesce ad influenzare gli acquisti di un pubblico ampio che potenzialmente può essere interessato al prodotto o servizio che vendiamo. Esistono piattaforme nate per creare collaborazioni tra influencer e brand che selezionano attentamente quelli con cui lavorare.
Micro influencer
Tra i 1000 e i 20000 followers si parla di micro influencer. Un fenomeno che spesso riesce a dare grandissimi risultati. Adesso ti starai chiedendo perché ingaggiare una persona con 10000 followers piuttosto che una con un milione. Tolto l’aspetto economico, per cui sicuramente pagherai meno per un contenuto il primo piuttosto che il secondo, solitamente i piccoli hanno un engagement rate più alto e sono ottimi se ti occupi di una nicchia di mercato ben definita. Il tasso engagement non è altro che il coinvolgimento dell’influencer rispetto ai propri followers. Per farti un’idea di quello che dico prova il sito PhLanx, puoi controllare gratuitamente fino a 3 profili al giorno.
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